14 Monumento commemorativo internazionale
Il monumento commemorativo internazionale fu progettato da Nandor Glid, ebreo perseguitato dai nazisti nella ex Jugoslavia e membro della resistenza a partire dalla fine del 1944; l’artista vinse il concorso indetto dal CID, l’organizzazione costituita dagli ex detenuti sopravvissuti e la sua opera fu inaugurato l’8 settembre 1968.
Il monumento commemorativo è costituito da diversi elementi posti in modo tale da seguire la logica di un percorso di ammonimento ed esortazione. Il visitatore, dopo aver attraversato lo Jourhaus, trova di fronte a se il muro di accesso al monumento, sul quale impera una scritta che invita gli uomini ad impegnarsi per una società senza terrore. Le strade che conducono all’interno del monumento commemorativo sono poste in discesa, in modo da riproporre la discesa alla disperazione e alla sofferenza a cui i detenuti erano sottoposti. Al centro campeggia chiara la scultura in bronzo, simbolo del Memoriale, raffigurante uomini sul filo spinato e circondata da pilastri in cemento, simboli del sistema di sorveglianza.
Sempre al centro, di fronte alla scultura si nota una catena, simbolo di solidarietà tra i detenuti, su cui sono raffigurati i triangoli colorati usati dalle SS per dividere i prigionieri in categorie; tra questi mancano quelli di colore nero, per i cosiddetti “asociali”, quelli di colore verde, per i “criminali di professione” e quelli di colore rosa per gli omosessuali. Quando il monumento fu eretto, questi gruppi di vittime non erano ancora stati riconosciuti come gruppi perseguitati dai nazisti, fu solo a partire dagli anni ’80 che il loro destino iniziò ad interessare il pubblico.
Continuando il percorso all’interno del monumento, si giunge, risalendo la strada, ad un’urna contenente le ceneri del detenuto ignoto posta di fronte ad un muro con un monito scritto in cinque lingue: “Mai più“.